Il Fibreno è un piccolo fiume dalle acque cristalline che ha origine dal lago di Posta-Fibreno, oggi riserva naturale.
Subito dopo aver lasciato il comune di La Posta, il Fibreno riceve le acque del Rio Carpello, suo maggiore affluente. Più avanti, presso Broccostella, si unisce al Rio Fontechiari. Raggiunge quindi Carnello e da qui in avanti segna il confine tra Isola del Liri e Sora.
Nei pressi dell’abbazia di San Domenico il suo salto naturale viene captato da una centrale idroelettrica. Subito dopo il Fibreno raggiunge il Liri al quale mescola le sue acque fresche e cristalline.
Questo fiume era già noto nell’antichità, soprattutto grazie Cicerone che lungo le sue sponde era nato ed amava passaggiare. Nel De legibus, l’arpinate dedica ampi passi nel descrivere l’amenità dei luoghi attraversati dal Fibreno:
“Attico: …Ma siamo arrivati all’isola. Davvero nulla vi potrebbe essere di più ameno. Infatti il Fibreno è tagliato quasi come da un rostro e, diviso in due rami eguali, lambisce questi fianchi e scorrendo velocemente in un attimo confluisce in un unico braccio, abbracciando tanto di quel terreno che sarebbe sufficiente per una palestra di medie dimensioni. Subito dopo, come se questo fosse suo compito e dovere, di costruirci cioè un posto per la nostra discussione, si getta nel Liri, e, quasi come se fosse entrato in una famiglia patrizia, abbandona il suo nome piuttosto oscuro, e rende il Liri molto più fresco. Infatti io non ho mai toccato acqua più fresca di questa, pur avendone provate molte, al punto che a mala pena posso provarla col piede, come fa Socrate nel Fedro di Platone.”