Isola del Liri

Isola del Liri, Lisera nel nostro dialetto, è un comune della provincia di Frosinone, nella regione Lazio. Conta circa 12’000 abitanti.

Il centro cittadino si sviluppa su un’isola formata dal fiume Liri (da qui il nome), questo si biforca in due bracci alle spalle del castello Boncompagni – Viscogliosi, ciascun braccio formaun salto di circa 30 metri: la Cascata Grande ( o Verticale) e la cascata del Valcatoio.

La Cascate Grande, formata dal braccio sinistro del fiume, è una delle pochissime cascate al mondo a trovarsi in pieno centro storico. A differenza del Cascata Grande quella del Valcatoio non ha un salto verticale, ma segue un piano inclinato della pendenza del 17%. In cima alla cascata del Valcatoio è posta una diga per la produzione di energia elettrica. Ciò la rende senz’altro meno suggestiva della Cascata Grande, ma un tempo, come dimostrano le immagine che potrete trovare nell’Archivio Storico Fotografico, essa era ben più spettacolare e molto amata dalla cittadinanza.

L’origine di Isola del Liri è strettamente legata ai due municipi romani di Arpinum e Sora che si spartivano l’attuale territorio comunale della città.

Nel Medioevo la città cadde, alternativamente, sotto il dominio bizantino e longobardo, finché divenne parte della contea di Sora nel Principato di Capua. Isola del Liri fu il feudo della famiglia dell’Isola (de Insulae) del XII secolo al XIV secolo. Fra i personaggi famosi di questa famiglia, furono Roffredo dell’Isola, abate di Montecassino, conte d’Arce, e Bartolomeo dell’Isola che godeva gli onori nel sedile di Capuano a Napoli. Alla fine del XIV secolo, Isola del Liri fu ceduta alla famiglia Cantelmo.

Durante l’Ancien Régime la città conobbe un’economia florida e un migliore assetto urbanistico, grazie soprattutto alla famiglia Boncompagni. Nel 1579, papa Gregorio XIII, acquistò il feudo del Ducato di Sora dai duchi di Urbino Della Rovere per donarlo al nuovo duca Giacomo Boncompagni, suo figlio. Per molti anni Isola del Liri fu sede dei duchi di Sora e il suo castello il principale centro amministrativo del ducato. Nell’ultimo periodo del triennio giacobino, e in particolare nel maggio 1799, a Isola ebbe luogo l’eccidio nella chiesa di San Lorenzo Martire: oltre cinquecento persone che si erano riparate nel luogo di culto furono, infatti, trucidate dall’esercito rivoluzionario.

Nel corso del XIX secolo, e a seguito del riassetto amministrativo realizzato nel Regno di Napoli con Gioacchino Murat, la città fu annessa alle sorti politico-amministrative della provincia di Terra di Lavoro e, all’interno di essa, del Circondario di Sora. Nel secondo decennio del XIX secolo, Carlo Lefebvre di Pontarlier gettò le basi per lo sviluppo industriale della zona, impiantando qui le prime cartiere. Dal 1821 al 1841 sorsero nella Valle del Liri numerose altre cartiere, la maggior parte delle quali site a Isola del Liri, che si trasformò da piccolo centro rurale a polo industriale di prim’ordine per la fabbricazione della carta. Negli stessi anni, al servizio dell’industria della carta, nacque e si sviluppò a Isola del Liri anche la lavorazione di feltri per cartiere. Questa poté svilupparsi anche grazie alla presenza dei numerosi lanifici locali, il primo dei quali era stato fondato nel 1805 da Clemente e Vittorio Simoncelli. Cartiere, lanifici e feltrifici prosperarono nel corso del secolo. Notevole sostegno all’industria del paese venne offerto dalla possibilità di impiantare centrali per la produzione di energia idroelettrica lungo il corso del fiume Liri. All’inizio del XX secolo Isola del Liri era uno dei pochissimi centri della zona a poter disporre di energia elettrica per uso pubblico e privato.

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e il terremoto del 13 gennaio 1915 non arrestarono lo sviluppo industriale del paese. Durante gli anni della dittatura fascista l’assetto urbanistico mutò notevolmente con la costruzione di nuovi edifici pubblici, soprattutto scuole e asili. Negli anni trenta venne dato notevole impulso all’istruzione secondaria con l’istituzione della Scuola di Avviamento Professionale e la Scuola Tecnica Industriale. Nel dicembre 1926 Isola del Liri entrò nella neonata Provincia di Frosinone. L’attività industriale del paese non si arrestò con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ma successivamente all’armistizio di Cassibile la cittadina, per via della sua posizione geografica, fu oggetto di diversi bombardamenti da parte degli Alleati. Le prime bombe caddero su Isola del Liri il 23 ottobre del 1943. Le industrie si fermarono e i cittadini cominciarono a sfollare nelle campagne limitrofe. I bombardamenti continuarono fino al termine della Battaglia di Montecassino, a seguito della quale numerosi profughi si rifugiarono nel paese. Diverse fabbriche erano andate distrutte e i macchinari trafugati. L’economia del paese riprese lentamente nel dopoguerra grazie anche al commercio illegale di sigarette, prodotte artigianalmente con le scorte di carta superstiti. Negli anni sessanta la rinata industria locale si avviava verso un lento declino, mentre l’artigianato confermava con l’arte della tessitura e con la produzione di mobili in stile le sue peculiarità tradizionali.

Oggi è il settore terziaro a trainare l’economia di questo paese che si conferma tra i maggiori centri di attrazione turistica e vitalità culturale della provincia.