Chiesa di San Lorenzo Martire

La chiesa di San Lorenzo Martire è la principale chiesa della città, sorge in pieno centro storico in piazza San Lorenzo. Insieme al castello Boncompagni-Viscogliosi rappresenta il monumento più importante di Isola del Liri.

Chiesa di San Lorenzo Martire

La costruzione iniziò nel 1630 ad opera dei duchi Boncompagni che la edificarono a proprie spese. La chiesa ha due torri, una che serve da campanile, l’altra da orologio. Presenta una pianta a croce latina, con crociera sormontata da una cupola costituita da quattro grosse vele che convergono in alto a sostenere un cupolino dalla vetrate azzurre. Nella vela centrale un affresco raffigura la Madonna di Loreto, patrona della città, e la sua casa portata in volo dagli angeli.

Un grande affresco, raffigurante il martirio di san Lorenzo, campeggia nell’abside, esso è opera dell’artista Aurelio Marini di Velletri. Le nicchie laterali sono state coperte da due tele del Ranaldi e raffigurano l’una san Giovenale, l’altra san Bartolomeo.

Ai lati dell’abside, invece, abbiamo due altari monumentali con gli stemmi dei Boncompagni e dei Santafiora. Gli altari sono sormontati ciascuno da una tela, quella a sinistra rappresenta l’Ultima Cena, mentre quello a destra la Madonna del Rosario.

A sinistra dell’altare, sotto il balcone del matroneo, si trova la cappella della Madonna di Loreto, fatta edificare dai Boncompagni nel 1761, qui è custodita la piccola statuetta lignea della patrona cittadina.

Lungo la navata centrale si aprono sei cappelle, tre per ogni lato, arricchite di tele e pregevoli stucchi di epoca barocca. Sormonta l’ingresso in chiesa, un grande organo a canne ( circa 3000), realizzato negli anni ’60.

cartolina postale degli anni ’50 che mostra gli interni della chiesa

La facciata della chiesa è un rifacimento ottocentesco, è divisa in tre parti profilate da quattro pilastri di travertino. Nelle due nicchie laterali sono state collocate, nel 1960, due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo, opera dello scultore arpinate Giuseppe Ranaldi.

Il grande portone di bronzo a due battenti fu anch’esso realizzato dal Ranaldi e riporta scene del martirio di san Lorenzo, ma vi sono anche impressi la cascata Verticale e lo stemma di Isola del Liri.

portale di bronzo

All’ingresso della chiesa è posta una lapide che ricorda i tragici eventi del 12 maggio 1799, quando delle truppe francese irruppero nel tempio massacrando i paesani che qui si erano rifugiati. Persero la vita 533 concittadini, compresi donne e bambini. Ci vollero sette mesi per ripulire la chiesa dal sangue versato e riaprirla al pubblico, ciò avvenne il primo gennaio del 1800.

La chiesa subì altre profanazioni nel ’44 ad opera delle truppe tedesche. Nel corso del tempo è stata oggetto di numerosi interventi di restauro e adeguamento vario.

il falò sotto la Cascata Grende acceso nella notte di san Lorenzo

Negli ultimi anni i parrocchiani sono hanno ripristinato la vecchia tradizione del falò di san Lorenzo. La notte 10 agosto, giorno in cui si festeggia il santo, un grande falò viene acceso nel mezzo del fiume Liri ai piedi della Cascata Grande.


Per saperne di più

Vincenzina Pinelli, Quaderni di Ricerche su Isola del LiriI luoghi di culto e i cimiteri, Editrice M. Pisani, Isola del Liri, 2000

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