In località Carnello, sulle sponde del Fibreno, rimangono i resti di una torre fullonica di epoca medievale (ora inglobate in un’abitazione privata), detta Torre di Carnello o anche Torre di Cicerone. La lavorazione della lana era diffusa sul territorio fin dall’antichità: lo stesso padre di Cicerone era produttore di lana e per questo chiamato, come gli altri, fullone. La famiglia Cicerone possedeva diversi terreni lungo le sponde del Fibreno, ma di certo la Torre di Carnello, di epoca successiva, non appartenne mai alla famiglia dell’avvocato arpinate. L’immagine in copertina è un’opera di Jakob Philipp Hackert realizzata nel 1793 ed intitolata Le Molini a Carinello con il Fiume Fibreno, mentre quella qui sotto è un opera di Consalvo Carelli del 1838.
Per offrire la visione migliore allo spettatore, l’artista napoletano sposta la torre fullonica sulla sponda opposta del Fibreno, mentre il paesaggio sembra eesere stato dipinto proprio nel punto in cui si trova la Torre di Carnello.