Macchina continua

Nella storia dell’industria cartaria grande rilievo ebbe la realizzazione, nel 1798, della macchina continua, ideata da Louis-Nicolas Robert, dipendente della cartiera di proprietà degli stampatori parigini Didot-Saint-Léger. Grazie ad essa fu possibile fabbricare un foglio continuo di carta largo 68cm e lungo 60cm, così, incrementare la produzione della stessa e dimezzare i tempi e la manodopera. La macchina fu costruita e brevettata in Francia, e successivamente, perfezionata in Gran Bretagna dai fratelli Henry e Sealy Fourdrinier con la collaborazione di Bryan Donkin.

Grande Macchina Continua delle Cartiere Meridionali

La macchina continua o sans fin rivoluzionò l’intero ciclo di produzione garantendo, con successive modifiche, anche la collatura e l’asciugatura.

Grande Macchina Continua delle Cartiere Meridionali

Per avere un’idea di cosa cambiasse negli opifici con la prima macchina continua basti considerare che, in 24 ore, la macchina di Robert, anche se molto piccola rispetto alle attuali, era in grado di fabbricare tanta carta quanta quella prodotta da 100 persone con 6 tini a disposizione. Con tale invenzione si realizzò il passaggio dalla produzione artigianale della carta (foglio per foglio) a quella industriale fatto questo che aprì la strada alla grande diffusione del libro, della stampa periodica e dei giornali, eventi questi determinanti nello sviluppo delle grandi Rivoluzioni ottocentesche. Inoltre, a causa delle sue dimensioni e complessità, necessitò di ampi spazi determinando, pertanto, anche nuove tipologie di opifici.

Sala Macchina Continua nella Cartiera Mancini

In Italia la prima macchina continua ad essere impiantata fu quella attivata nel 1807, da Paolo andra Molina, nella sua fabbrica a Borgosesia (Vercelli). Nelle nostre zone, e precisamente in località Carnello (frazione di Sora) Carlo Lefebvre, titolare di una cartiera il cui impianto originale risale ai primi del XVI sec., installò nel 1833 il primo esemplare di tale macchina.

L’installazione di tale macchina prevedeva forti investimenti al punto che, come ricorda Anna Dell’Orefice, fin dal 1826 Carlo Lefebvre aveva chiesto al governo la esclusiva di importazione della macchina e, l’esenzione dal pagamento dei diritti doganali anche per i cilindri e gli accessori occorrenti di ferro, rame, piombo e legno. Va notato poi che secondo quanto riferito da Vocino: già nel 1829 Niccolò Milani, proprietario delle rinomate cartiere di Fabriano, scriveva della meraviglia da lui provata nell’osservare “un foglio di carta come un lenzuolo” proveniente delle macchine impiantate nelle cartiere di Sora, ed esprimeva il rammarico di non poterle visitare, data la distanza di 80 miglia che lo separava da esse, per vedere come “diavolo” si potessero ottenere.

Lo stesso industriale, circa sei anni dopo, ne inserì una seconda in Isola del Liri nella cartiera detta del Fibreno sita in località Le Forme. Questa cartiera costruita da C.A. Beranger nel 1812, alla sua morte, avvenuta nel 1822, fu acquistata dal Lefebvre.

Macchina Continua delle Cartiere Meridionali

Nelle cartiere di Isola del Liri le macchine continue sono documentate sino agli anni ’80 del cessato secolo. Ricordiamo in particolare la cosiddetta “continua ottava” impiantata tra il 1928 ed il 1930 da tecnici tedeschi presso la cartiera della Società delle Cartiere Meridionali. Tale macchina, nell’autunno del 1943, durante l’occupazione tedesca fu smontata per essere trasferita in Germania; a Tivoli, a causa di un mitragliamento alleato del treno che la portava al Nord, tale macchina precipitò in un burrone. Nel dopoguerra la macchina fu recuperata, riportata ad Isola del Liri e rimontata; tornò a funzionare il 14 dicembre del 1949.

articolo a cura di B. Ceroli


Bibliografia

Ann Dell’Orefice, L’industria della carta nel Mezzogiorno d’Italia, 1800-1870, Ginevra. 1979

Eadem, L’industria della carta nella Valle del Liri il XIX secolo: dallo sviluppo alla crisi, Isola del Liri. 1988.

Bruno Ceroli, Comm’era Lisera ‘na vòta i chèlle che me recòrde je. Viaggio nella mia memoria e in quella collettiva di Isola del Liri, Casamari. 2008

AA.VV. Guida Provinciale della 21° Giornata FAI di Primavera 23-24 Marzo 2013